Pistoia – Capitale italiana del libro 2026

È Pistoia la Capitale italiana del libro per l’anno 2026. L’annuncio è stato dato dal Ministro della cultura, Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia ufficiale che si è tenuta questa mattina presso la Sala della Crociera del Ministero della cultura a Roma, alla presenza della Giuria di selezione, dei sindaci e dei rappresentanti dei Comuni finalisti.

Il dossier vincitore “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro” ha ottenuto il giudizio “eccellente” da parte della Giuria di esperti, presieduta da Adriano Monti Buzzetti Colella, con la seguente motivazione:

«Il dossier si distingue per l’elevata qualità progettuale e per la visione inclusiva e profondamente radicata nel tessuto sociale e culturale della città. Particolarmente apprezzata è la forte coerenza del progetto rispetto alle finalità e agli obiettivi del bando, con una proposta che si segnala per la grande attenzione ai bisogni della comunità, affrontando tematiche di urgente attualità come la povertà educativa, l’inclusione, il cambiamento climatico, l’intelligenza artificiale e il divario digitale, e proponendo la lettura come strategia e strumento di emancipazione, coesione sociale e cambiamento. L’articolazione progettuale è concreta e ben strutturata, con oltre 1500 iniziative distribuite lungo l’anno, che testimoniano una pianificazione solida e una volontà di continuità dell’azione culturale. Il programma si distingue per la ricchezza e la varietà delle proposte, che spaziano dalle mostre tematiche (“Tracce nei libri”, “Lost in translation”) a iniziative originali come il “Librobus”, il “Prestito a domicilio”, il progetto “Nati sotto il segno dei libri”, “Regala un libro, ricevi un libro”, “Liste nozze in libreria”, “Buste a sorpresa”: tutte iniziative utili a mantenere al centro il rapporto diretto tra individuo e libro, valorizzando la lettura come esperienza personale e quotidiana. Al contempo il progetto intende presentare la lettura anche come esperienza collettiva e condivisa, con la proposta di attività (come gli “Speed date letterari”) che favoriscano la costruzione di legami sociali attraverso l’azione del leggere. Degna di particolare nota è la grande attenzione dedicata alla filiera del libro, con collaborazioni con i centri per l’impiego, per attività di ricerca di talenti in ambito editoriale e seminari sulla produzione della carta in una lungimirante visione che coniuga lavoro, lettura e opportunità di crescita personale e collettiva. Il coinvolgimento di spazi non convenzionali per la lettura – come ristoranti, musei e impianti sportivi – che diventano presidi di bibliodiversità alla stregua della biblioteca, testimonia la volontà di “invadere” il quotidiano con il libro, rendendolo pervasivo e parte integrante della vita individuale e cittadina. L’adesione a campagne nazionali e la collaborazione con altri enti locali, con gli editori e con le librerie dimostrano una rete già attiva e pronta a valorizzare il ruolo del libro come motore di sviluppo culturale e sociale. Dal punto di vista gestionale, il dossier è solido e dettagliato, con un apprezzabile modello di governance inclusiva che prevede il coinvolgimento attivo di rappresentanti del mondo dell’editoria locale, librai, bibliotecari, volontari, esercenti, cittadini, associazioni culturali favorendo la partecipazione dei principali portatori di interesse e della società civile, contribuendo alla sostenibilità del progetto anche oltre la durata dell’anno di conferimento del titolo, e garantendo una capacità operativa concreta e immediata. Il budget è dettagliato, coerente e orientato all’investimento, con una significativa quota del finanziamento ministeriale destinata all’acquisto di libri, e il progetto può contare su cospicui co-finanziamenti da parte di soggetti pubblici e privati. Il sistema di monitoraggio, affidato ad un soggetto esterno, è basato su un cruscotto dettagliato di indicatori, atto a garantire trasparenza e capacità di adattamento lungo il percorso. Nel progetto è riconoscibile un esempio di “ordinario straordinario”: una proposta che non cerca effetti speciali, ma che punta sulla forza della rete, sulla qualità delle relazioni, sulla centralità del libro come strumento di cambiamento; una proposta matura, credibile e ispirata, in linea con le finalità del bando e capace di offrire una visione di lungo periodo. Il giudizio è stato eccellente. Pur in presenza di altri progetti qualitativamente elevati e meritevoli di attenzione, pertanto, la Giuria, all’unanimità, raccomanda Pistoia come Capitale italiana del libro per l’anno 2026

Pistoia riceverà un contributo di mezzo milione di euro per attuare il programma culturale presentato nel dossier di candidatura.

La registrazione della proclamazione è disponibile sul canale YouTube del Ministero.

Qui il comunicato del Ministero della cultura, da cui scaricare le foto ufficiali dell’evento.

Per aggiornamenti: capitaledellibro.cultura.gov.it

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